Due morti per botulino, forse una terza vittima, Bassetti denuncia ignoranza e scarsa prevenzione nella preparazione degli alimenti.
Negli ultimi giorni l’Italia è stata scossa da una nuova emergenza sanitaria: botulino in alimenti venduti da food truck ha provocato due vittime e almeno sedici ricoveri tra Cagliari e Cosenza, le autorità sanitarie stanno indagando su un possibile terzo decesso, legato agli stessi episodi.
«Non esiste che ancora, nel 2025, le persone muoiono di botulino», afferma l’infettivologo Matteo Bassetti in un’intervista al Il Messaggero, denunciando una grave mancanza di cultura nella prevenzione alimentare.

Una questione di educazione alla salute
Secondo Bassetti, «Se ad agosto è successo in due street food, non è accidentale, non si tratta di due casi sporadici e sfortunati: è una situazione diffusa e preoccupante che denota ignoranza nel fare un’adeguata prevenzione, ma questo non solo a Cagliari o Cosenza: ovunque».
Il direttore del reparto di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha ribadito: «C’è un problema di grande ignoranza. Il botulino è il veleno più letale di tutti ed è assurdo che per strada si continuano a vendere le conserve fatte in casa, secondo la ricetta che ha tramandato la nonna. Bisogna spiegare alle persone come preparare adeguatamente le conserve, perché è evidente che c’è un problema. Non pensavo sarebbe più successo, non si può morire di botulino nel 2025».
Sì allo street food, no alle conserve fai da te
Bassetti non vuole demonizzare l’intero settore: «È sbagliato dire di non mangiare più il cibo di strada, non dobbiamo distruggere queste micro imprese, ma chiedere che siano controllate e che si faccia prevenzione nel modo corretto».
Sul caso di Cosenza ha aggiunto: «Più tossina c’è e più è rapida la morte. Il botulino non lascia tempo, soprattutto quando è molto concentrato, come è evidente che è successo nel caso del truck di Cosenza».
Infine, l’infettivologo ha puntato il dito contro false credenze: «È evidente che manca un’educazione a riguardo. Qui ancora c’è chi pensa che con aceto e sale si uccide il botulino, ma non è così, bisogna fare molta attenzione. Le fake news ammazzano la gente».
Bassetti ha paragonato l’attuale situazione ad altre bufale pericolose: «Non è molto diverso da chi diceva di curare il Covid con la candeggina o da chi non fa il vaccino del morbillo al figlio».